I Meli di Avalon nasce come cerchio prevalentemente femminile nel quale riunirsi per studiare, vivere e sperimentare insieme le Vie di Avalon, ovvero quei percorsi sacri che si radicano nelle tradizioni celtiche femminili, nella mitologia celtica e nella materia bretone.
Come tanti dolci e succosi frutti nati dalle mani, dall'amore e dall'ispirazione di molte donne.

Introduzione a I Mabinogion

I Mabinogion sono una raccolta di miti gallesi trascritti in epoca medievale, che contiene le storie delle divinità dell’antica tradizione gallese. Sebbene la versione originale sia stata chiaramente riadattata all'epoca medievale, e quindi manipolata e cristianizzata, i motivi mitici e simbolici, nonché gli archetipi, sono molto antichi.

Dal retro di Saghe e leggende celtiche di G. Agrati e M. L. Magici si legge:
Benché i più antichi manoscritti a noi pervenuti risalgano oltre il XI sec. d.C. i testi in essi tramandati sono spesso anteriori, tanto è vero che vi si possono ritrovare leggende e miti che, continuamente rinnovati nella tradizione orale e scritta, sono riconducibili a tempi pre-medievali, pre-cristiani, quando non addirittura preistorici.
Ai quattro rami dei Mabinogion propriamente detti, si affiancano altri racconti di origine ed epoche diverse, cinque dei quali legati al ciclo di Artù
.”

Le storie sono state raccolte da due collezioni di manoscritti gallesi: il frammentario Libro Bianco di Rhydderch (Llyfr Gwyn Rhydderch), redatto intorno al 1300-1325 d.C. e il Libro Rosso di Hergest (Llyfr Coch Hergest), del 1375-1425, ora conservati il primo in Galles ed il secondo ad Oxford. Nonostante la data della loro trascrizione, questi racconti sono indubbiamente molto più antichi.
La loro prima traduzione dal gallese all’inglese, insieme all’Ystoria Taliesin, venne svolta da Lady Charlotte Guest, che li pubblicò insieme nella sua raccolta del 1848.
Il titolo «Mabinogion» fu scelto da Lady Guest, la quale lo intese come plurale di «mabinogi», interpretato erroneamente come «racconto per bambini». Ognuno dei Quattro Rami si conclude con la frase «So ends this Branch of the Mabinogi», ovvero «Qui termina questo Ramo di Mabinogi», ma tuttora non è stato definitivamente accertato l’esatto significato della parola, la quale potrebbe essere intepretata, con varie sfumature, come «racconto della giovinezza di un eroe dal concepimento e dalla nascita, fino alla prima maturità». In ogni caso, il titolo si è imposto e continua ad essere utilizzato.” (*)

I quattro Rami dei Mabinogion (dal Libro Rosso di Hergest) sono i seguenti:

- Pwyll Principe del Dyfed
- Branwen Figlia di Llyr (Branwen ap Llyr)
- Manawyddan Figlio di Llyr (Manawyddan ap Llyr)
- Math Figlio di Mathonwy (Math ap Mathonwy)

Gli altri testi (da Libro Bianco di Rhydderch) sono le quattro storie indipendenti: 

- Il Sogno di Maxen Wledig
- Lludd e Llefelys 
- Culhwch e Olwen
- Il Sogno di Ronabwy 

E i tre romanzi: 

- La Dama della Fontana
- Peredur Figlio di Efrawg (Peredur ap Efrawg)
- Gereint Figlio di Erbin (Gereint ap Erbin)

Illustrazione di Alan Lee

(*) Citazione da Materia Bretone: fonti antiche, di Alessandro Zabini

Nota:
Alcune delle storie sono state riscritte da altri autori medievali. Per esempio Gereint ap Erbin, o Gereint e Enid, è stato riscritto in versi da Chrétien de Troyes nei suoi Romanzi Cortesi, con il nome Erec ed Enide. Sempre di Chrétien troviamo il Perceval, che riprende in modo quasi identico il Peredur gallese, e l’Ivano o il Cavaliere del Leone, che riprende La Dama della Fontana.

***

Ricerca e testo di Laura Violet Rimola e Alessandro Zabini. Tutti i diritti sono riservati.
Nessuna parte di questi testi può essere riprodotta o utilizzata in alcun modo e con alcun mezzo senza il permesso scritto dell'autrice e dell'autore.
© I Meli di Avalon 2011-2020

Nessun commento:

Posta un commento